Dal 6 novembre 2003, la Danimarca ha deciso di riconoscere ufficialmente i 240 membri di Forn Sidr («Gli usi antichi»), come membri di una comunità religiosa a tutti gli effetti. Con la conseguenza che i seguaci di Thor e Odino possono celebrare matrimoni con i loro riti, che hanno pieno valore legale, e godono anche dell’esenzione dalle tasse, riconosciuta alle altre 90 comunità religiose danesi. Il ministro della Chiesa (evangelica luterana), il sacerdote Tove Fergo, ha firmato il decreto che sancisce la fine della messa al bando proprio di giovedì, giorno della settimana che in danese è «Torsdag», ovvero il giorno di Thor. Oltre al dio del tuono, i seguaci venerano anche il padre Odino — dio della guerra, della poesia, della saggezza e della morte — e la madre Freja, dea dell’amore e della bellezza. In Islanda e in Norvegia il culto di Odino è riconosciuto da tempo. In Danimarca una richiesta formale di riconoscimento era stata avanzata nel 1999. Il ministro l’ha accolta dopo il parere positivo di una commissione, in nome della «libertà religiosa».
Forn Sidr non è una associazione religiosa tradizionale: «I rapporti con Dio sono strettamente personali — è scritto in un documento — lasciamo volentieri il dogmatismo ai monoteisti. Non desideriamo salvare il mondo né le persone. Chi vuole essere salvato farebbe meglio a scegliere un’altra strada. E d’altronde, nel caso in cui uno non voglia essere salvato, sarebbe un crimine intervenire». Il culto non prevede proselitismo, né strutture gerarchiche, né «gurw». Ci sono quattro riti: la primavera, il solstizio d’inverno e d’estate e il matrimonio. Le cerimonie si svolgono in luoghi sacri, dove gli adepti si pongono in circolo e fanno girare il corno, che è il loro simbolo. I neonati non vengono battezzati, ma toccati sul ginocchio per segnalare la loro accettazione da parte della comunità. «Gli adepti di questo credo — spiega la sacerdotessa Jacobsen — sono persone normali e moderne. Alcuni credono in queste divinità fisicamente. Io credo piuttosto in loro come una specie di forze naturali interne ed esterne». Da Corriere della Sera – Venerdi 7 Novembre 2003 –