La Libia sta diventando ogni giorno di più un teatro di guerra per l’Italia, dopo che disastrosamente il nostro Paese, dimostrando irresponsabilità senza limiti e scuse, ha collaborato con inglesi, francesi e americani a uccidere Gheddafi e a gettare nel caos un paese che era sotto controllo.
Ora stiamo per andare in guerra, anche se, come al solito, fingiamo che non sia vero. Il tartufismo buonista autoassolvente inventerà qualche nuova definizione. La realtà è che manderemo un esercito di italiani (dei 3000-7000 mila militari previsti saranno per due terzi italiani, quindi dai 2 mila ai 4.500 uomini).
A questi dobbiamo aggiungere quelli che già stanno in altre aree di guerra mediorientali.
Considerato che i prossimi mesi, probabilmente i prossimi anni, saranno anni di impegno militare in scenari di guerra e considerato che ci sono migliaia di giovanotti di varia estrazione e nazionalità che troppo spesso vediamo impegnati a menar le mani, vogliosi di dimostrare la loro capacità guerresca, perché non formare una Legione Straniera italiana, ossia un contingente di professionisti da inviare sui fronti più caldi?