Il mito della razza mascherato da libertà

L’ondata razzista montante non è quella che i media del pensiero unico ci descrivono ogni giorno, associandola al sovranismo e al populismo.

L’ondata razzista montante, ben mascherata da rivoluzione sessuale libertaria, ripropone di fatto il mito della razza superiore di ispirazione nazista. Il “Progetto Lebensborn” (sorgente di vita) non è mai stato abbandonato e si fa largo nell’opinione pubblica nascondendosi, come la gramigna, tra il grano.

Fuor di metafora, l’idea eugenetica per creare una razza super intelligente, si mimetizza confondendosi tra le ricerche e le pratiche scientifiche volte a combattere le malattie o a favorire la fertilità. L’intento è ben evidente, se si osserva la storia dell’esperimento nazista e se si analizzano alcune tendenze del pensiero unico imposto dalle élite con occhi disincantati, ossia non presi da incantamento: stato di assenza mentale provocato da una persistente distrazione.

In un contesto dove la verticalizzazione del potere della finanza internazionale e delle multinazionali si avvale della tecnologia basata sugli algoritmi, concentrata in poche mani e capace di profilare e orientare le masse, il pensiero unico veicola idee tendenti a far accettare, come illuminate e libertarie, pratiche eugenetiche che hanno come fine la creazione di una razza di super intelligenti dominanti un’umanità di schiavi (Untermenschen).

Una via “per arrivare ad un’intelligenza superiore all’intelligenza umana attuale – scrive in proposito Nick Bostrom – consiste nel potenziare il funzionamento di cervelli biologici. In linea di principi, è un obiettivo realizzabile senza tecnologia, attraverso la riproduzione selettiva”.[1] In altri termini, un programma eugenetico.

Con le tecnologie di concepimento assistito, tuttavia, spiega Bostrom, si possono abbreviare gli anni relativi all’evoluzione.

Bostrom elenca alcuni metodi volti a favorire il progetto energetico.

  • Genotipizzazione e selezione di un numero di embrioni che hanno caratteristiche genetiche altamente desiderate.
  • Estrazione di cellule staminali da questi embrioni e loro trasformazione in spermatozoi e ovuli, che maturano nell’arco di sei mesi o meno.
  • Incrocio dei nuovi spermatozoi e ovuli per produrre embrioni.
  • Ripetizione dei passi precedenti fino all’accumulazione di grandi cambiamenti.

La procedura della fecondazione in vitro, che può essere anche una modalità per aiutare coppie in difficoltà a procreare, può diventare uno strumento di eugenetica diffusa.

“Con il diffondersi dell’uso della procedura, in particolare tra le élite sociali – afferma Bostrom – potrebbe avvenire uno spostamento culturale verso modelli di genitorialità che presentano la selezione come una procedura adatta alle coppie responsabili e illuminate”.[2]

L’insieme delle tecnologie e delle procedure elencate da Bostrom, aggiunte alla pratica dell’utero in affitto, non è certamente riservato ai poveri. Il costo medio per avere la disponibilità di un utero (che sia di un essere umano poco importa agli illuminati) è di cinquanta mila euro. Cifra impensabile per i tre quarti dell’umanità e comunque lontanissima anche dalle tasche di chi vive nei cosiddetti paesi avanzati. Se poi pensiamo alle pratiche selettive il costo sale. Roba da ricchi, insomma.

Nessuno degli illuminati si preoccupa della pesante eredità psicologica del nascituro. L’importante è che sia fatto su misura per entrare a far parte della razza eletta.

Dei disastri relativi alle pratiche eugenetiche è testimonianza significativa il saggio:”I figli segreti di Hitler” di Ingrid von Oelhafen e Tim Tate.[3]

Il nazismo è stato sconfitto militarmente, ma non è stato estirpato e come un virus mutante si ripresenta in forme mascherate per essere accettate.

L’antivirus è uno solo: aprire gli occhi e uscire dall’incantamento.

© Silvano Danesi

 

 

 

 

 

 

 

 

[1] Nick Bostrom, Superintelligenza, Bollati Boringhieri

[2] Nick Bostrom, Superintelligenza, Bollati Boringhieri

[3]”I figli segreti di Hitler” di Ingrid von Oelhafen e Tim Tate, Newton Compton.